Il lato oscuro: con questo titolo esce a marzo 2012, per le Edizioni Clandestine, il secondo romanzo di Alessandra Camanini De Paoli che, ancora una volta, ci travolge con la sua scrittura maschile e intensa, e scene di oppressione e violenza mentre indaga nel profondo dell’animo umano.
«Il suo sguardo venne catturato da un titolo: Il lato oscuro. Cos’è il lato oscuro? Writer non lo sapeva, eppure fu così attratto da quelle parole che non poté fare a meno di salire sopra una sedia e impossessarsi di quel volume, come se ne conoscesse il significato; come se il lato oscuro ora sconosciuto, facesse parte del suo essere sottoforma di una prospettiva.»
Writer Navarra, un ragazzino infelice e impacciato di tredici anni dalla mentalità di novantenne, trascorre la sua adolescenza a Zibello, un piccolo e sperduto comune della campagna parmense, tra i disagi derivanti da una misera condizione economica, la totale mancanza di dialogo e dimostrazioni di affetto da parte dei genitori, e i frequenti episodi di bullismo subìti a scuola. Quasi trovando una soluzione ai suoi problemi nella devianza, scopre i libri di psichiatria criminale, non pensati per la sua età.
L’unico vero rapporto che lo zimbello di Zibello riesce a costruire è quello con la supplente Carolina, capace, almeno in apparenza, di comprendere il dolore che lo attanaglia e di placarne l’impeto. Tuttavia, quando anche quest’ultimo sostegno viene a mancare, basta il sorriso di una coetanea perché il ragazzo se ne innamori perdutamente. Reso cieco dal suo implacabile bisogno di amore, Writer neppure si avvede di essere vittima dell’ennesimo scherzo da parte dei compagni di classe.
Immerso nei suoi personali studi sulla mente umana, trova consolatorio analizzare e capire la follia degli assassini citati nei libri, bruciando troppo presto le tappe della sua adolescenza. «Sono tanti tredici anni di infelicità.» In fondo, leggere è l’unica evasione dal buio delle notti, e recuperare l’autostima causando dolore agli altri è più facile di quanto si pensi. Capisce che «l’amore può uccidere e che per farlo ha bisogno di morire per primo.»
E poi, dopo aver mentito per non esporsi al mondo e negare anche a se stesso il proprio lato oscuro e violento? «Un nuovo inizio, soltanto un nuovo fottutissimo inizio”.
Alessandra Camanini De Paoli è nata a Montichiari (Brescia) nel 1977. Volevo dirtelo è stato il suo romanzo d’esordio (2010).