In vacanza la 'non educazione' si accentua in modo particolare. Bon ton in ferie non significa non divertirsi, fare rinunce e sacrifici, bensì avere semplicemente garbo. Insomma, perchè non rispettare la regola di non fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi?
La vacanza che riscuote il gradimento più alto è senz’altro quella al mare. Le spiagge, italiane e non, vengono letteralmente prese d’assalto con l’inizio della stagione balneare. A fronte di un pubblico così alto, e della difficoltà, al giorno d’oggi, a trovare dei posti poco frequentati da turisti, un galateo da spiaggia è essenziale proprio perché ormai dimenticato. Esistono delle regole che sono fondamentali per stare bene quando si è circondati da tanta gente, e che sono un invito alla tolleranza e al comune buon senso.
Innanzitutto, l’uso della spiaggia è consentito a chiunque, anche se a pagamento. Il proprio ombrellone e la sdraio non sono uno spazio privato, anche se è stato preso legittimamente in affitto per la giornata pagandone il relativo importo. C’é invece chi si ritiene a casa propria, e si sente in diritto di infastidire i vicini di ombrellone occupando una quantità esagerata di spazio e muovendosi con noncuranza, così da sollevare sabbia sui teli da mare disposti intorno. In realtà quando siamo in spiaggia siamo circondati da chi ha i nostri stessi diritti (ma anche doveri).
Sulla battigia il tempo di sosta deve essere breve per permettere l’accesso al mare con facilità ed è importante ricordarsi che le spiagge non sono dei campi da calcio o delle palestre. E' buona norma non giocare a pallone, a racchettoni o quant’altro possa recare disturbo ai bagnanti che si trovano nei paraggi. E non solo per il pericolo che una palla può recare, ma anche perché solitamente le partite vengono svolte in orario pomeridiano, quando c’è chi desidera riposare sotto l’ombrellone (è vero che dormire sotto il sole fa male, ma la vacanza è pur sempre una vacanza!). Orari e modalità dei giochi sulla spiaggia spesso sono regolamentati espressamente dal Comune: prima di essere richiamati o addirittura sanzionati dai bagnini, dai guardaspiaggia o dalla polizia locale, è bene prendere visione di tali regolamenti, che si possono sempre chiedere al personale dell’albergo o al gestore della spiaggia (se privata).
Altro motivo di disturbo è la musica; nessuno vieta di ascoltarla, ma è necessario munirsi di un paio di cuffie perché non sempre i vicini di ombrellone la gradiscono.
Per quanto riguarda la scelta del costume, se i giornali femminili e le ultime sfilate di moda impongono un bikini striminzito, è necessario, prima di uscire di casa, tenere prima di tutto in considerazione il proprio corpo e il proprio portamento. Se l’abbigliamento usato dai frequentatori della spiaggia lo permette, un costume così può anche essere ammesso, ma se la spiaggia che si frequenta è per famiglie, allora è consigliato un certo contegno.
Attenzione anche al reggiseno. Meglio guardarsi attorno e adeguarsi al comportamento generale. Se nessuna donna è in topless, vuol dire che ciò non è gradito. Se proprio non volete rinunciare all’abbronzatura integrale, affittate un pedalò e allontanatevi dalla spiaggia, oppure mettetevi in disparte.
A prendere il sole molto spesso ci si annoia, ma non è giusto considerare il proprio spazio qualcosa di strettamente personale, dandosi alla depilazione, alla messa in posa dei bigodini o a pranzi luculliani. Può disturbare anche la suoneria troppo alta del cellulare, che il più delle volte riprende il ritornello in voga dell’estate, e una lunga e chiassosa telefonata, che costringe il vicinato ad ascoltare un alterco cui non è per nulla interessato.
Quando si vuole fare un bagno, sarebbe buona educazione fare attenzione, cercando di non buttarsi clamorosamente e senza alzare schizzi d’acqua da tutte le parti, soprattutto per non infastidire chi ha scelto di bagnarsi un po’ per volta.
Chi rimane sulla spiaggia, deve cercare di non buttare addosso sabbia agli altri, camminando o sistemando il proprio telo da mare o l’armamentario dei bambini (secchielli, palette, stampini).
Quando si vuole andare in vacanza in compagnia è bene inoltre ricordare di scegliere amici o conoscenti con uguale disponibilità economica e simili interessi.
Per quanto riguarda gli animali, nella maggioranza dei casi non è consentito portarli con sé in spiaggia, e tanto meno lasciarli liberi, ma esistono sempre maggiori litorali in cui, per fortuna, sono stati adibiti appositi spazi per le famiglie con cani.
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