Internet ha risolto molti problemi della nostra quotidianità. Primo fra tutti il fatto che possiamo interagire con gli altri senza essere visti. Vuoi mettere che pacchia parlare in chat con i bigodini, in pigiama o con la bocca sporca di Nutella senza vergognarti? Un grande risparmio non solo di tempo (non sarà necessario passare ore davanti all’armadio per decidere cosa mettere) ma anche di utilizzo dei cinque sensi (nessuno noterà che non fai la doccia da 7 giorni e nessuno sentirà se stai imprecando contro il gatto che si sta facendo le unghie sulla tua poltrona nuova!). Tuttavia non è nemmeno tutto oro quel che luccica: anche le “conversazioni” su Internet hanno un galateo!
L’errore generalmente commesso dagli utenti è di considerare le interazioni nel mondo virtuale di Internet soggette a regole completamente diverse da quelle del mondo reale. La buona creanza e il galateo della comunicazione, invece, si applicano pienamente anche alla rete. Più che altro si può dire che Internet, essendo un mezzo particolarmente influenzato dalla tecnologia, aggiunge delle regole particolari al bon ton tradizionale: accorgimenti che evitano agli interlocutori di perdere tempo nella lettura di messaggi troppo lunghi o poco interessanti e di seguire facilmente l’evolversi delle discussioni.
Prima di cominciare, è opportuno definire i due tipi di discussione online che prenderò in considerazione in questo articolo:
- Forum: è caratterizzato da una serie di interventi successivi, raggruppati per argomento. Funziona come se i partecipanti lasciassero dei biglietti appesi a una bacheca e tornassero dopo uno o due giorni a controllare i commenti. Ogni argomento rappresenta un’area della bacheca.
- Chat: è un botta e risposta serrato tra i partecipanti, come in una telefonata. Quando è presente un moderatore si “parla” a turno, altrimenti la chiacchierata si svolge in modo anarchico.
Quando si inizia a partecipare a un forum o a una chat, è opportuno presentarsi anche se nessuno ce lo chiede esplicitamente. I più timidi pensano che scrivere “salve, mi chiamo Tizio e mi interessa il calcio, d’ora in avanti parteciperò anch’io alla discussione” sia un inutile atto di protagonismo, ma si sbagliano: serve a creare, in modo sommesso e gentile, un inizio di convivialità con gli altri utenti. In seguito commentare le affermazioni degli altri senza essersi mai presentati farà pensare a tutti “ma chi è questa persona?”, e non di rado qualcuno chiederà esplicitamente di presentarsi. Tanto vale farlo da soli prima che ci venga chiesto.
Durante la discussione vale, come per le e-mail, il concetto che la sintesi è sempre un bene. Raramente il livello di approfondimento delle discussioni online richiede interventi molto lunghi, dunque meglio non infarcire l’intervento di circonlocuzioni, perifrasi, commenti personali ed esempi di vita vissuta. Si ottiene l'effetto di scoraggiare gli altri utenti dalla lettura, perché leggere a video è faticoso e gli spazi sconfinati di Internet non devono tramutarsi in un abuso del tempo e dell’attenzione degli altri. I quali, peraltro, si difendono da soli: di fronte a un lungo intervento di taglio accademico nel bel mezzo di una discussione intitolata semplicemente “era rigore oppure no?”, lo salteranno e passeranno direttamente alla lettura dell’intervento successivo.
Purtroppo non esiste una lunghezza ideale in righe o battute: bisogna autolimitarsi. L’esperienza insegna che, quando l'autore ha presente il requisito della sintesi, il messaggio risulta più interessante a prescindere dal numero di caratteri.
Nell’ottica di ottenere una giusta lunghezza dei messaggi, è opportuno firmare gli interventi semplicemente con il proprio nome e le credenziali necessarie a identificarci nell’ambito della discussione. Capita spesso, invece, di trovare un semplice “sono d’accordo” seguito da una firma lunga decine di righe in cui l’autore ritiene interessante inserire titoli professionali, immagini, link, citazioni più o meno dotte e indicare l’appartenenza a una mezza dozzina di associazioni no profit.
Quando entriamo in un nuovo forum, o in una nuova chat, saranno molti i temi che attireranno la nostra attenzione, gli argomenti su cui vorremo intervenire e le persone con cui vorremo conversare direttamente. Ma è buona norma resistere alla tentazione di intervenire su tutto, rispondere a tutti e aggiungere ovunque la propria opinione: si rischia innanzitutto di passare per saccenti e sarà difficile rispettare la predetta regola della sintesi.
Inoltre, dopo breve tempo la vita reale tornerà a reclamare il suo spazio, e ci troveremo nella spiacevole situazione di dover troncare bruscamente la partecipazione a una o più discussioni. Niente è più fastidioso, all’interno di un forum, di un nuovo arrivato che, dopo aver costellato la discussione di interventi polemici per qualche giorno, cui gli altri hanno pazientemente risposto, di colpo si congeda dichiarando “spiacente, ho altro da fare”. Prima che qualcuno ci faccia notare che potevamo astenerci sin dall’inizio, è bene tenere a freno l’entusiasmo e interagire solo nei punti della discussione che ci interessano veramente e che intendiamo seguire sino alla fine.
Alla luce delle considerazioni appena fatte, un consiglio aggiuntivo per i novizi di Internet è di leggere la discussione di un forum per qualche giorno in silenzio, prima di iniziare a intervenire. Questo permette anche di capire lo stile dialettico degli altri, riducendo il rischio di fraintendimenti nelle successive interazioni.
Nel momento in cui decidiamo di intervenire nel forum o nella chat, è importante mantenere l’attinenza all’argomento principale, ricavabile dall’oggetto della discussione, dall’argomento della chat o dal titolo del forum. Scrivere commenti fuori tema è considerato maleducazione, e se chi scrive non ci pensa da solo, nella stragrande maggioranza dei casi vi sarà qualcuno, come un altro partecipante o il moderatore della discussione, pronto a ricordarglielo pubblicamente. Su Internet lo spazio è illimitato, quindi chiunque può creare una nuova discussione evitando di inquinare quella corrente con messaggi fuori tema.
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