Se un tempo erano principalmente le nonne e le bisnonne a insegnare alle ragazze come tenere in mano ferri e uncinetti, oggi le vecchie arti femminili si imparano anche grazie al web e nei knitting group, ovvero luoghi come bar, mercerie, biblioteche e circoli culturali dove è possibile condividere la stessa passione per i lavori artigianali, scambiarsi esperienze e idee, imparare nuovi punti, barattare matasse di lana, consultare riviste specializzate, il tutto davanti a un cappuccino, un tè, dei dolcetti.
Basta poco per formare un knitting o un tricotage group: spesso il tam tam su Internet è sufficiente per creare un certo riscontro da parte di donne e uomini. Ma che ne dice il galateo? Ecco alcune regole per convivere pacificamente mentre si sferruzza.
- Se organizzi un knit cafè, definisci data e orario, e avvisa tempestivamente se dovessero cambiare, in modo che la gente non si presenti inutilmente sul luogo dell’incontro.
- Sii aperta a scambiare idee, progetti, riviste con tutti i partecipanti.
- Tutti sono ben accetti: principianti, esperti e semplici curiosi, per cui non giudicare chi non sa la differenza tra ferri e uncinetti.
- Se l’incontro non si tiene in un bar, è buona abitudine portare del cibo o qualcosa da bere, come tè, caffè, torte fatte in casa. Se invece il gruppo si riunisce in un locale pubblico, è bene consumare qualcosa.
- Se non hai mai partecipato a un gruppo di lavoro a maglia, la prima volta presentati parlando brevemente di te, della tua esperienza con fili e arnesi vari, e di cosa ti aspetti dagli incontri.
- Se il gruppo si riunisce in un negozio, non portare filati comprati altrove, ma prevedi un acquisto sul luogo.
- Mentre lavori non spettegolare.
- Se frequenti sempre lo stesso knit caffè, siediti ogni volta accanto a persone diverse.
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