Oggi a colazione ho incontrato Felicia Kingsley, l’architetto modenese che ci ha deliziato fino a oggi con tre romantici, frizzanti ed esilaranti romanzi rosa, a lungo in vetta alle classifiche: Matrimonio di convenienza, Stronze si nasce e Una Cenerentola a Manhattan (Newton Compton Editori). In pasticceria, davanti a un tè rigorosamente Earl Grey al limone e croissant ai cereali e miele, ho parlato con Felicia di galateo, tema sul quale è decisamente ferrata.
Felicia e il bon ton: tre regole che per te sono fondamentali e tre regole che secondo te vengono facilmente infrante.
Più che bon-ton, mi stanno a cuore le regole di buona educazione e vivere civile. Per esempio: masticare a bocca CHIUSA! Regola fondamentale e che viene facilmente infranta. Non urtare le persone con spallate violente quando ci si incrocia sui marciapiedi, ma scostarsi di lato per riuscire a passare illesi in due. Infine rispettare le file e passare avanti solo se gli aventi diritto te lo concedono.
In generale, pensi sia necessario conoscere le regole di galateo per poter scrivere un romanzo rosa? In Matrimonio di convenienza, ad esempio, emerge spesso la questione dell’etichetta tra ricevimenti, caffè e cioccolatini, monumentali centrotavola di fiori che impediscono la visuale tra commensali, battute fuori luogo ecc…
Dipende se il romanzo lo richiede. Matrimonio di convenienza, giocato tutto sul contrasto tra working class e aristocrazia, richiedeva un accento particolare su tutte quelle che sono le regole dell’etichetta e che magari nella vita di tutti i giorni, noi commoner non usiamo. Io per prima non apparecchio con due bicchieri, quattro posate, tris di piatti, per questioni di praticità, ma in un contesto come quello del palazzo di un duca, con i domestici che si occupano della mise en place, la tavola con il servizio completo non è un problema. Sta tutto nella misura delle cose.
Quale personaggio femminile dei tuoi romanzi ha più stile e quale, eventualmente, dovrebbe frequentare un corso di bon ton?
È presto detto: Delphina, la terribile suocera di Matrimonio di convenienza è il paradigma della lady educata per frequentare l’alta società, mentre Jemma è una che masticherebbe il chewing-gum anche a tavola.
E per quanto riguarda il personaggio maschile?
Anche qui vinciamo facile: Ashford, di Matrimonio di convenienza, seguito subito dopo da Duke di Stronze si nasce. Per gli indisciplinati, invece, ti dico che anche Blake, il protagonista di Due cuori in affitto, che uscirà il 6 maggio, potrebbe aver bisogno di qualche dritta…
C’è un tuo personaggio nel cui comportamento e stile ti identifichi maggiormente?
Credo un mix di Allegra, di Stronze si nasce, e Riley di Una Cenerentola a Manhattan, ma più che per stile, direi proprio a livello di atteggiamento nei confronti della diventa e di come affrontare certe situazioni. Poi, magari, mi scappa qualche gaffe e lì sono subito Jemma di Matrimonio di convenienza.
Tu sei molto attiva anche sui social: qual è, secondo te, la più importante regola di galateo per la convivenza online?
Uh! Dovremmo scrivere un manuale! Una regola che dovrebbe essere chiara, per esempio, è: non scrivere mai in un commento sotto un post “Ciao, ti ho mandato un messaggio privato. Mi rispondi?” I profili, Instagram o Facebook che siano, sono come delle case, e le case altrui vanno rispettare.
Parliamo di stile e galateo alla presentazione di un libro. Quali sono secondo te gli abiti, i gioielli e gli accessori più adatti da indossare in questa occasione?
Anche qui, la risposta è: dipende: Dal luogo che ospita la presentazione e dall’orario, proprio come a un matrimonio. La presentazione può essere formale o informale. Quella in libreria, è informale, quindi direi che siano ammissibili anche gli abiti casual (ma non troppo, gli shorts e le infradito meglio evitarli), senza strafare nell’iper eleganza. Se ci troviamo invece in un teatro o un auditorium, o in fascia serale, il black dress è sempre una garanzia. Per quanto riguarda i gioielli, se abbiamo anelli, bracciali, orecchini e collana, restiamo sul sobrio e discreto. Se, invece, indossiamo un pezzo unico, questo può essere anche stravagante: un piao di orecchini importanti, statement ring o necklace, oppure un bracciale spesso. La parola chiave è sempre comunque equilibrio. Se il vestito è semplice e a tinta unita ci si può sbizzarrire con gli accessori, se il vestito è molto strutturato o a fantasia… less is more!
Un consiglio di stile di Felicia…
…per quanto riguarda l’outfit: le sneakers bianche sono come l’argento, vanno su tutto, casual o elegante, ma devono essere SEMPRE pulite. La scarpa sporca è sciatta e rovina anche l’outfit migliore.
…a un matrimonio: la busta con i soldi al posto del regalo, non darla mai al ricevimento, fa tanto narcotraffico. Portiamola a casa dei genitori di lui o di lei qualche giorno prima del matrimonio.
…se sei una matrigna: rispetta chi ti ha preceduta.
…se sei una suocera ricca: non fare come Lady Delphina.
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