Oggi le mamme in attesa hanno un’occasione in più per festeggiare l’arrivo del bebè, e non devono né attendere il giorno del parto e del Battesimo né spendere quelle energie che serviranno nelle notti in cui dovranno occuparsi di biberon e pannolini. Perché il baby shower – il party di benvenuto che arriva dagli States e si sta affermando anche in Italia – lo organizzano le amiche.
Si tratta essenzialmente di una “doccia di regali” che piovono sulla gestante attorno al settimo/ottavo mese, ma è anche l’occasione per trascorrere un pomeriggio con tutte le amiche più care, piluccare dolcetti e pizzette, comunicare il sesso del nascituro a chi ancora non lo sa.
Ecco come allestire un baby shower di stile.
Quando: uno o due mesi prima del parto.
Chi lo organizza: le amiche della futura mamma o la madrina del nascituro.
Dove: a casa di una delle invitate. In alternativa si può affittare una sala, ma l’ambiente non sarà così intimo, accogliente e comodo quanto un salotto!
L’invito: rosa o celeste a seconda del sesso del nascituro (bianco o colori pastello se non lo si sa), a forma di biberon, body, bavaglino. Si può realizzare a mano con cartoncini, pizzi e fiocchetti di raso oppure stampare da Internet.
L’allestimento: a tema e curato nei dettagli. Via libera a palloncini, festoni, bandierine, tulle, fiocchi, alzatine, e, naturalmente, piatti, bicchieri e tovaglioli che riprendono il fil rouge della festicciola.
Il buffet: una merenda sfiziosa a base di biscotti e dolcetti a forma di ciucci, orsetti, scarpine, carrozzine, popcake, cupcake, sandwich, pizzette e salatini, bevande analcoliche e tè. Generalmente si allestisce un tavolo apposito o più tavolini, se lo spazio lo permette.
I regali: prodotti per la toilette per la mamma e il bebè, giochini, carillon, accessori e abiti per i primi mesi, fra cui scarpine, bavaglini e copertine, magari fatte a mano.
Un classico: la torta di pannolini a più piani. Personalmente non mi piace molto, ma fa tanto… baby shower!
Curiosità: il baby shower non è una novità di oggi, ma risale al ‘700. Franz Schauer, argentiere tedesco immigrato a New York, inventa questa tradizione per riuscire a vendere i suoi articoli all’alta società. Il termine “Shower” forse deriva proprio dal nome dell’argentiere.
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