Il momento che stiamo vivendo, a causa del Covid-19, ci costringe a stare lontani gli uni dagli altri. Anche la colazione, oggi, è preferibile farla in rete. Tra un cappuccino, una spremuta e una fetta di crostata al limone, oggi ho avuto il piacere di fare una chiacchierata sullo "stile nella narrativa" con una scrittrice sarda molto amata dalle lettrici: Cristina Caboni. I suoi romanzi – pubblicati con Garzanti – hanno scalato le vette delle classifiche, e non solo italiane. Da Il sentiero dei profumi (2014) a Il profumo sa chi sei (2020), i libri sono stati infatti tradotti anche all’estero, e a ragion veduta, perché le sue storie sono poetiche, delicate e raffinate come i fiori, i profumi, i paesaggi da cui scaturiscono.
Quali caratteristiche, secondo te, deve avere uno scrittore per poter dire che abbia stile? Esistono forse delle regole di galateo per autori di libri?
Non credo ci siano delle regole scritte. Lo stile (classe o eleganza) è qualcosa di innato, un modo di porsi e di esprimersi. È sostanzialmente il carattere di una persona. Se uno scrittore ha stile lo capisci dalle parole che utilizza. Ciò che contraddistingue un autore è la ricerca della parola bella, piacevole, delicata, che suona bene, soprattutto in questo momento storico un po’ trash.
Esistono gli scivoloni di stile nel campo letterario?
Certamente! Possono essere causati da un errore di comunicazione, da una revisione del libro non accurata, da una svista. Lo scivolone di stile è dietro l’angolo anche nella scrittura.
Come gestisci con eleganza un lettore insoddisfatto del tuo libro e che usa i social per criticarti?
Credo che il miglior modo per gestire con signorilità una critica non costruttiva o una provocazione sia il silenzio. Io non rispondo mai alle offese, tranne in rari casi.
Quale personaggio dei tuoi romanzi ha più stile?
Per quanto riguarda Il giardino dei fiori segreti è sicuramente Elena Rossini il personaggio con più stile. Sebbene sia una ragazza decisa e intraprendente, il fatto che discenda da una generazione di donne che per secoli ha esercitato l’arte della profumeria ha fatto di lei una persona piacevole quanto una fragranza da spruzzare sulla pelle.
E ne Il sentiero dei profumi?
Sicuramente le due gemelle Iris e Viola Donati, che hanno nel sangue la passione per i fiori e la natura. Poi ci sono Sofia Bauer e Clarice de La rilegatrice delle storie perdute, donne accomunate dall’amore per la rilegatura, un’arte particolarmente affascinante, e Tomaso Leoni, l’esperto grafologo la cui seduzione emerge dagli abiti che indossa, dalla cura con cui maneggia i libri, dal modo in cui litiga e discute, che è diverso da tutti gli altri personaggi.
Non dimentichiamo La stanza della tessitrice e La casa degli specchi…
Nel primo caso direi Camilla, che sa cogliere emozioni, sogni e desideri delle clienti, assieme a Marianne e Maribelle. Nel secondo Milena e nonno Michele.
Quale dei tuoi personaggi pensi che dovrebbe invece frequentare un corso di bon ton?
Penso Angelica Senes, protagonista de La custode del miele e delle api. È una donna testarda e cocciuta, per certi versi ribelle, talvolta fredda, impaziente e nervosa. Disinteressata allo stile e alla moda ("il fatto che non fossero abiti smessi per Angelica non aveva la minima importanza"), non ama le cose belle che piacciono invece a sua madre Maria, appassionata di stoviglie delicate, ricami e argento cesellato.
Un dettaglio di stile alle tue presentazioni di libri.
Quando ho presentato La rilegatrice di storie perdute ho profumato le pagine del libro con una fragranza creata dalla Strega del castello e dedicata a Elena Rossini, la protagonista de Il sentiero dei profumi. Mentre – (non ricordo la parte sull’ex libris, e a quale libro era associato, mi puoi aiutare? Grazie!)
I tuoi romanzi sono ricchi di immagini eleganti e raffinati: da dove trovi ispirazione?
Pinterest è un’ottima fonte di bellissime immagini da cui prendere spunto. Per quanto riguarda gli outfit delle mie protagoniste, ad esempio, ho spesso trovato ispirazione dalle foto di giardini inglesi straripanti di rose, con signore che indossano cappelli e abiti a fiorellini abbinati a stivali di gomma. Non sono magnifici questi accostamenti country?
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