Non ho idea di cosa ci facesse un piccolo quaderno sulle grappe sullo scaffale della mia cucina, considerando che sono astemia, fatto sta che la faccenda si è fatta assai interessante nel momento in cui ho iniziato a sfogliarlo. Perché ho scoperto che la grappa non è solo un distillato di uva e vinacce bianco, chiaro e cristallino con cui ubriacarsi nei momenti di sconforto o con cui anestetizzare un dente dolorante, come si faceva una volta. Un “bel grappino” tra amici riesce invece a creare calore e buonumore nelle più varie circostanze. E può trasformarsi in un momento di stile per intenditori, soprattutto se per sorseggiarla potete riunirvi davanti al caminetto oppure accanto alla finestra che dà sul lago o sul campo da golf.
Nata nel X secolo con la Scuola Medica Salernitana che la usava a scopi terapeutici, un secolo dopo la produzione della grappa si estende all’Italia settentrionale e ai Paesi di lingua tedesca. I produttori si moltiplicano e questo distillato dalle umili origini inizia a trionfare sulle mense di commensali raffinati. Ma lo sapevi che puoi anche creare la tua mini distilleria casalinga, sempre che la produzione serva a soddisfare il palato di pochissimi estimatori? E allora inizia a preparare e conservare delle grappe aromatiche, dando libero sfogo alla tua creatività. Scegli frutti, erbe, fiori e bacche per produrre bevande dai gusti insoliti e perfino curativi. Sorprendi offrendo una grappa portafortuna a chi gioca al Lotto, la toccasana (al sambuco) a chi teme l’influenza, e alle carrube come digestivo. E ricordati che la grappa va servita rigorosamente in bicchieri a tulipano - in vetro o cristallo - dal gambo corto e il calice alto e stretto della stessa lunghezza e bordo leggermente svasato e aperto. A meno che non la usi per cucinare un prelibato risotto alla grappa di Barbera del Piemonte.
Usa bottiglie raffinate, di cristallo, in ceramica, oppure firmate da stilisti e designer, ed etichette di varie dimensioni per riportare le informazioni necessarie (ingredienti, date, scadenza ecc.). Potresti anche creare un ricettario di grappe di tua invenzione scritto a mano con una bella calligrafia da regalare agli “amici di grappa” a Natale!
Nel frattempo ecco la ricetta della Grappa Portafortuna (tratta da ricettario Lions Club 200-2001).
Prendete una melagrana matura, tagliatene i semi e fateli appassire al sole per 3/4 giorni. Metteteli in un litro di grappa e lasciateli macerare al sole per una settimana. Tenete l’infuso in un luogo caldo per circa un mese. Filtrate e fate stagionare il più a lungo possibile.
Commenti
Aggiungi un commento