Sarà per via dell’età, ma io sono rimasta al vecchio calendario che in un anno prevedeva poche e semplici feste: della mamma, del papà, del lavoro, degli innamorati.
Solo ieri, in occasione della giornata mondiale dell’amicizia, mi sono resa conto che, se volessi indire una ricorrenza, ormai tutti i giorni dell’anno sono impegnati. Navighi in Internet e trovi di tutto e di più. Tanto per la cronaca, il 4 febbraio ce n’erano ben due. Ogni mattina, al mio risveglio, scopro che si celebra qualcosa: l’acqua, il gatto, gli angeli, il malato, la poesia, l’ambiente, i mancini, la pace, la terra, i nonni, gli studenti, il sorriso, la salute mentale. “La giornata mondiale” è diventato il mio refrain. Penso a come il mondo gioisca attorno a un animale, un sentimento, una categoria di persone di cui non sapeva nemmeno l’esistenza. Poi però qualcosa mi riporta alla mia quotidianità e mi rendo conto che tutto è come prima e che, a parte centinaia di “like”, attendiamo con ansia la festa del giorno dopo. Di questo passo, vista la quantità di festeggiamenti, il 1° maggio ha ancora senso visto che siamo tutti impegnati a divertirci anziché a lavorare?
Ah, a proposito… oggi, 5 febbraio, è il World Nutella Day. Vogliamo farci scappare l’occasione di una bella fetta di pane spalmata della crema di nocciole e cioccolato più amata dal genere umano?
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