Eravamo abituati a emozionarci con la sua voce e a stupirci per il suo sempre singolare modo di presentarsi. Ora lo ricordiamo anche con un libro.
È uscito, per i tipi di Kenness Publishing, il libro Lucio Dalla. Là dove il mare luccica di Daniele Soragni, firma storica di «Tv Sorrisi e Canzoni», autore e volto televisivo. Il libro è un omaggio all’eccentrico cantautore emiliano, recentemente scomparso, che con la sua musica e i suoi versi ha segnato mezzo secolo di canzone italiana. L’opera, riccamente corredata da un inedito repertorio iconografico, ripercorre la vita e i momenti artistici di Lucio Dalla, dagli anni Sessanta fino all’ultimo tour europeo tragicamente interrotto. Passando per le varie edizioni del Festival di Sanremo e Canzonissima, l’esperienza nel cinema con i fratelli Taviani e il concerto epocale intitolato Banana Republic con Francesco De Gregori, lo storico duetto con il tenore Luciano Pavarotti, le innumerevoli musiche scritte per il cinema (Borotalco di Carlo Verdone e tanti altri) e ancora, il tour con Gianni Morandi e la sua ultima apparizione al Festival di Sanremo di quest’anno.
In Lucio Dalla. Là dove il mare luccica Daniele Soragni ripercorre non solo quasi cinquant’anni di carriera artistica di “Domenico Sputo” – bizzarro pseudonimo con cui il cantautore ha partecipato come corista, tastierista e sassofonista ad album di amici e colleghi come gli Stadio, Ron, Luca Carboni – ma anche rivelando alcuni aspetti meno conosciuti della sua vita privata nell’amata Bologna e della sua straordinaria personalità. Il suo amore per il jazz e, da buon emiliano, per i motori (ha cantato piloti come Tazio Nuvolari e Ayrton Senna), l’amatissima mamma Iole e lo zio Ariodante. La passione per lo sport (Virtus Basket Bologna, Bologna Calcio) e inaspettatamente (ecco uno degli aspetti più sorprendenti del libro) altre singolari passioni, come ad esempio quella per gli ascensori, “quelli vecchi con tante scritte incise nelle pareti di legno”. L’inclinazione politica e la sua profonda fede cattolica – non a caso i primi a dare notizia della sua morte sono stati proprio i frati della Basilica di San Francesco ad Assisi – e la voglia di scoprire nuovi talenti musicali. Il ritratto di un uomo fiero e ironico, amico e fratello di tutti quelli con cui aveva lavorato, cantato o anche solo parlato. E generoso: «Acquistava pasti caldi e aggiungeva sempre un po’ di soldi per i suoi clochard e andava a fare le punture agli anziani di Villa Regina». ( )
E, infine, l’analisi di molte delle sue tante canzoni e il ricordo commosso di amici e colleghi, da Gianni Morandi adbAdriano Celentano, da Ligabue a Marco Alemanni: negli ultimi anni presenza fissa accanto a Dalla. Persone che, come tantissimi altri, conosciuti e no, non dimenticheranno mai quel sorrisetto ironico su quella buffa faccia da elfo.
Daniele Soragni, autore televisivo, firma storica di «Tv Sorrisi e Canzoni» e collaboratore di varie testate Mondadori, è un grande conoscitore del mondo dello spettacolo. Modenese di nascita, è stato amico di Lucio Dalla e ne ha seguito la carriera artistica e lo straordinario percorso di vita. In qualità di opinionista appare spesso sulle reti Mediaset, Rai e Sky: a Pomeriggio Cinque, Italia sul Due, La vita in diretta e Buongiorno Cielo.